Valentina Marzulli poetessa

Valentina Marzulli

“Forse il momento stesso della morte ci farà andare incontro a spazi nuovi; della vita il richiamo non ha fine… Su, cuore mio, congedati e guarisci!

Stufen (Gradini) di Hermann Hesse

Valentina Marzulli nasce a Taranto nel 1990. Sin da bambina si appassiona ai temi lunari e si dedica allo studio del pianoforte. E proprio la Luna eserciterà su di lei un fascino talmente forte da influenzare tutto il corso della sua vita. Dopo gli studi scientifici e aver conseguito la laurea magistrale in Ingegneria Civile, si trasferisce a Erlangen, un piccolo borgo ubicato nel cuore della Baviera, dove intraprende il suo dottorato di ricerca presso la Friedrich-Alexander-Universität Erlangen-Nürnberg. Il suo progetto di ricerca è volto allo studio di materiali lunari e allo sviluppo di applicazioni innovative di supporto alla colonizzazione della Luna. Parallelamente al suo lavoro di ricerca, e animata dalla sua attrazione verso tutto ciò che è straniero, impara nuove lingue e coltiva la sua passione per la letteratura e la poesia. Al momento, è iscritta al Corso di Laurea di Lingue e Culture Europee e del Resto del Mondo, dove sta approfondendo lo studio della lingua e della letteratura tedesca e inglese. Ama il mare del Sud tanto quanto le fitte foreste della Franconia tedesca. Nel 2023, viene pubblicata la sua prima raccolta poetica, Divenire, a cura della casa editrice Eretica Edizioni, seguita l’anno dopo da “Anche su Marte crescono i fiori”, edita dallo stesso editore.

Da cosa nasce il tuo amore per la poesia?

Il mio amore per la poesia nasce dal bisogno di evasione. Sono nata negli anni ’90 in un piccolo paese del Sud Italia. Il contesto sociale in cui sono cresciuta poteva considerarsi a tutti gli effetti una società patriarcale, dove la figura della donna (intellettualmente) emancipata, indipendente, libera, faceva ancora troppa fatica ad emergere e ad affermarsi. Questo mi ha spinta a sviluppare, sin da bambina, un forte senso di ribellione verso il mondo in cui vivevo, ma anche un senso di alienazione. Non mi sono mai sentita veramente parte di quella società. In questo senso, la poesia mi ha aiutato molto. Leggere poesia mi offriva una vera e propria fuga dalla realtà e al tempo stesso era una grandissima fonte di ispirazione. Leggevo queste grandi donne, femministe, poetesse di altri tempi, e in qualche modo riuscivo a comprendere la loro irrequietezza, la loro sete di libertà. La loro battaglia era in qualche modo anche la mia. La poesia mi ha certamente aiutata a diventare la donna che da bambina desideravo essere.

A cosa si ispira la tua poesia?

La mia poesia è il riflesso del mio viaggio, del mio percorso personale, con tutti gli alti e bassi che l’hanno caratterizzato. Considero i miei versi l’onesta espressione delle mie esperienze di donna. Credo ci sia una sorta di simbolismo in ogni cosa, un messaggio segreto di cui la Natura si fa, al tempo stesso, messaggera e custode. Perciò la mia poesia si ispira molto agli elementi naturali, ai paesaggi che caratterizzano la terra in cui sono nata e a quelli del Paese in cui attualmente vivo.

Hai pubblicato delle sillogi poetiche? Se sì, quali? Dove è possibile acquistarle?

Nel 2023 è stata pubblicata “Divenire”, la mia prima raccolta poetica, a cura di Eretica Edizioni, seguita da “Anche su Marte crescono i fiori” l’anno successivo per lo stesso editore.

Chi sono i tuoi modelli poetici? Tra questi ci sono delle poetesse? Se sì, quali?

Il primo poeta che ho letto e grazie al quale mi sono avvicinata alla poesia è Leopardi. Nel corso degli anni mi sono poi appassionata a diversi stili poetici e ho letto diversi autori, più o meno conosciuti. Ne cito solo tre: Baudelaire, Goethe, Pavese. Adoro leggere e sostenere la poesia al femminile. Alcune delle poetesse che apprezzo e leggo da sempre sono Emily Dickinson, Sylvia Plath, Teresa Wilms Montt, Alda Merini. Ma l’elenco è davvero molto lungo.

Una poesia di Valentina

Le tue mani di notte mi tengono stretta,
con dolcezza,
poi di giorno mi lasciano andare.
Fiduciose mi sostengono il volo,
e da lontano,
invisibili, pazienti,
loro mi osservano,
per raccogliermi se cado.
Mi desiderano,
ogni notte mi posseggono,
se son triste poi mi curano
e mi proteggono,
senza mai soffocare.
Le tue mani mi vogliono libera,
di andare, di esplorare.
Orgogliose mi regalano al mondo,
con speranza,
e senza esigermi mi aspettano,
se son stanca e voglio tornare.
E io sempre qui ritorno,
alle tue mani.
Che mi son care
tanto quanto questa libertà,
che sa d’esilio
senza le tue mani,
lontano dal tuo sguardo.

Le tue mani

Commento della Poetessa


Questa è una poesia a cui sono particolarmente legata perché è nata in un momento della vita che definirei di transizione, di metamorfosi. Un momento in cui mi sono guardata indietro e non mi sono più riconosciuta nella persona che per molto tempo ero stata. E così ho iniziato a rivalutare i rapporti umani che fino a quel momento avevo instaurato, il modo in cui io mi legavo alle altre persone e il modo in cui le altre persone si legavano a me. In quel momento mi era diventato chiaro un concetto: è la libertà la più grande espressione dell’amore. Lasciare che la persona che amiamo sia sempre libera di andare, di esplorare, di tornare, di scegliere ogni giorno, ogni momento, dove vuole stare, lasciarla libera di sceglierci, ma anche di non farlo. Lasciare che sia, ciò che deve essere. Senza alcuna pressione, senza voler esercitare più alcun controllo. E imparare a usare le mie mani solo per generare altro amore, solo per regalare una carezza, solo per sollevare e spingere la persona che amo verso l’alto, non per soffocarla, non per trattenerla, non per legarla a me. Ed essere finalmente capace di aprire le mie mani e lasciare andare, quando è tempo di dire addio, con l’anima serena e con il cuore in pace.

Perché le persone dovrebbero leggere le tue poesie?

Scrivere non è solo una passione ma rappresenta il mio modo di vivere. Credo che ogni parola abbia il potere di cambiare il mondo e che la poesia abbia il potere di guarire, di connettere, di ispirare. ll mio lavoro è anche espressione della mia femminilità, della mia sessualità e del mio percorso personale. Perciò spero che le mie poesie possano in qualche modo alimentare un cambiamento e ispirare anche altri a far sentire la propria voce per difendere ciò in cui credono.

Cosa dicono di te gli altri?

Alcune delle mie poesie sono state lette e analizzate all’interno del canale youtube dedicato alla Poesia Contemporanea di Vox Profundis.

All’interno della pagina del mio blog dedicata alle recensioni, è possibile visualizzare tutti i video e leggere le trascrizioni di tutti gli episodi dedicati alle mie poesie.

La raccolta Divenire è stata menzionata all’interno della pagina instagram Rovo di Libri, dedicata alla divulgazione di testi letterari e poetici.

Valentina consiglia un libro di poesie

Cesare Pavese, Verrà la morte e avrà i tuoi occhi, collana Gli Struzzi, Einaudi, 1960, p. 45.
Voci di Poetesse

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